Mostre a Napoli

Berlin 1989

A palazzo Zevallos una bellissima mostra sulla dirompente scena neoespressionista tedesca negli anni a cavallo della caduta del muro di Berlino.

Neuen Wilden, nuovi selvaggi. Li chiamarono così quegli artisti tedeschi che si ritrovarono a Berlino negli anni a cavallo della caduta del muro per la dirompente carica espressiva del loro linguaggio pittorico. Tra loro c'erano Georg Baselitz, che dipingeva primitive figure capovolte; Anselm Kiefer, la cui pittura viscosa e alchemica faceva i conti con le tenebre dell'olocausto; Helmut Middendorf coi suoi corpi spigolosi riuniti in scene tribali; Bernd Zimmer, pittore di una natura selvatica, misteriose e arcana; A.R. Penck, specializzato in graffiti urbani dal forte impatto primordiale. 

Questi artisti, e tanti altri che popolarono la scena artistica berlinese tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, si ispiravano al gruppo di pittori che nel 1905 a Dresda formarono il movimento espressionista chiamato Die Brucke, il ponte, in riferimento a un passo da "Così parlò Zarathustra" di Nietzsche. Come i loro connazionali di inizio Novecento, anche i neo-espressionisti degli anni Ottanta utilizzavano forme vorticose e acute per rappresentare figure umane e animali innaturali, connotate da colori violenti e squillanti in grado appunto di fare da ponte per l'elevazione della natura umana a una dimensione oltreumana. 

Curata da Luca Beatrice e allestita fino al 19 gennaio 2020 nell'elegante sede di Palazzo Zevallos in via Toledo, la mostra Berlino 1989 racconta uno spaccato artistico spesso poco conosciuto dal grande pubblico, restituendoci una pittura ribelle, indipendente rispetto ai grandi circuiti artistici, che si nutriva di controcultura punk, di filosofia postmoderna e di disagio politico-sociale.

Dopo Le mille luci di New York nel 2017 e London Shadow nel 2018, Berlin 1989 è l'appuntamento conclusivo di una trilogia di mostre, promosse da Gallerie d'Italia e Intesa San Paolo, dedicate alle grandi rivoluzioni artistico-sociali nelle tre principali capitali culturali del secondo Novecento.

 

Dove: Palazzo Zevallos-Stigliano

Quando: da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 19.00; sabato e domenica dalle 10.00 alle 20.00. Lunedì chiuso.

Ingresso: 5 euro