Mostre a Napoli

Joan Mirò, il linguaggio dei segni

Il Palazzo delle Arti di Napoli celebra con una mostra uno dei maestri del Surrealismo

Non solo dipinti, ma sculture, disegni, incisioni, arazzi, persino ceramiche. Ottanta opere dalla produzione di Joan Mirò - artista catalano tra i principali protagonisti del Surrealismo, tanto che André Breton lo definì "il più surrealista di noi tutti"- saranno esposte fino al 23 febbraio 2020 al PAN di Napoli. 

La mostra si intitola "Joan Mirò. Il linguaggio dei segni" e ripercorrere il variopinto mondo fantastico di uno dei più importanti artisti del Novecento. Il percorso espositivo prende le mosse proprio dal periodo surrealista e si dipana lungo tutto il secolo fino al 1983, anno della morte del pittore. Il trait d'union delle opere esposte - realizzate con tecniche diverse e afferenti a fasi differenti della carriera dell'artista spagnolo -  è la riduzione del mondo sensibile, delle cose di cui facciamo esperienza tutti i giorni, a segni grafici che somigliano a embrioni: sagome appena abbozzate alle quali soltanto la nostra mente - riconoscendone le possibilità di sviluppo -  riesce a dare un senso figurativo.

L'universo creativo di Mirò è quindi un universo di immagini che rappresentano organismi prematuri, figure incomplete ed entità biomorfe galleggianti in una dimensione priva di coordinate spaziali. Un universo alternativo, fantastico, surreale appunto, dentro il quale l'artista ci invita a sperimentare la meraviglia di passeggiare in un giardino dei sogni.

 

Dove: PAN - Palazzo delle Arti Napoli

Quando: al lunedì al sabato dalle 9,30 alle 19:30, domenica dalle 9.30 alle 14.30. Martedì chiuso.

Ingresso: 12 euro